
Questa figura ai QPR non c’è e non ci sarà mai fin quando i proprietari saranno Briatore, Ecclestone e Mittal.
A chiarirlo è lo stesso Briatore in una intervista rilasciata alla BBC: "Non ho fiducia in nessuno quando si tratta dei miei soldi. A volte può capitare che chieda un consiglio al direttore della mia banca, ma mai all’allenatore della mia squadra".
"Questi sono soldi nostri e noi vogliamo investirli verso i nostri obiettivi. Ovviamente usiamo le conoscenze del nostro allenatore, ma io sono convinto che ognuno debba fare il proprio lavoro".
"Voglio che ci sia un responsabile per ogni diverso aspetto della gestione dei QPR, non un ‘one man band’".
"Abbiamo un sogno, e vogliamo motivare i collaboratori al fine di realizzarlo. Non si tratta solo di una questione di soldi, ma è una questione di complicità tra management e giocatori".
3 comments
Nick7891
9 settembre 2008 a 09:56 (UTC 1)
ma siamo sicuri che sia una cosa buona? Alla fine è l’allenatore che rischia! Guarda il Milan, secondo te Ancelotti avrebbe preso gli stessi giocatori che ha preso Berlusconi? Io penso proprio di no!
WallyWest
9 settembre 2008 a 13:30 (UTC 1)
Ma Briatore non ha preso nessuno senza l’approvazione di Dowie.

Vuole avere l’ultima parola, ma si lascia consigliare.
Non credo proprio conoscesse i vari Di Carmine, Gorkss e compagnia bella.
Nick7891
9 settembre 2008 a 19:29 (UTC 1)
In questo senso hai più che ragione! La collaborazione fra allenatore e presidente è fondamentale!